Maxime Mbanda è nato a Roma il 10 aprile 1992 (età 29 anni). E’ alto 190 cm per 100 kg come peso forma. Un fisico statuario che gli permette di essere un grande giocatore di rugby. Mata Maxime Esuite Mbanda (vero nome) è un rugbista a 15 italiano, terza linea delle Zebre dal 2016.
Maxime Mbanda ha scritto un libro dal titolo ‘Fuori dalla mischia, lettera a mio figlio sul rugby, l’amore e la vita’: “Il mio bimbo si chiama Mata Leone – ha spiegato il campione di rugby – Mata vuole dire primogenito nella lingua di mio padre. Quando mi è stato proposto di scrivere un libro son scoppiato a ridere, ma pensando alle ultime vicissitudini e alle mie esperienze ho deciso di scrivere una lettera a Leone che ha poco più di un anno e mezzo affinchè potrà rendersi conto di chi è suo padre, la sua storia e le sue origini, leggendo cose positive come negative, prendendo da esempio quelle positive”. Maxime Mbandà è nato in Italia da madre italiana e padre bengalese: “Mio padre ha preso una borsa di studio poi si è laureato alla Sapienza, mia madre si era trasferita da Benevento a Roma, si sono conosciuti durante una conferenza e poi sono nato io”.

Alla fine di novembre, la compagna Cristiana Conti ha dato alla luce il loro primo figlio, Mata Leone. Non sappiamo altro della sua vita privata perché è molto riservato. Preferisce parlare di sport e dei suoi prossimi progetti professionali.
Il rugbista azzurro è stato anche al centro di un grave episodio di razzismo, del quale è stato vittima a novembre 2019 a Milano. L’atleta era con la sua ragazza quando – a quanto pare per un parcheggio – è stato insultato da un automobilista. Lo stesso Mbanda ha denunciato l’accaduto su Facebook, spiegando di essere stato addirittura inseguito nel tentativo di investirlo.
Su eventuali episodi di razzismo subiti da Maxime Mbanda: “Il colore della pelle nei campi da rugby non l’ho sentito fuori dal campo ci sono stati episodi e mio padre mi ha insegnato a gestirli, mi ha detto fin da piccolo che nonostante fossi italiano si sarebbero potuto venire a creare questi episodi. mi ha insegnato a gestire queste situazioni con il sorriso, quando una persona ti insulta cerca di avere in te risposte più gravi e se rispondi col sorriso lo spiazzi perchè non se l’aspetta”.
Durante il periodo di lockdown deciso a marzo 2020 dal governo italiano per contrastare la pandemia di COVID-19, Mbanda prestò servizio volontario in ambulanza per la Croce Gialla di Parma, in riconoscimento di tale servizio, a termine emergenza ha fatto parte del primo gruppo di insigniti da Sergio Mattarella dell’onorificenza di cavaliere al merito della Repubblica.
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